E’ una malattia invalidante tanto diffusa quanto poco conosciuta: le stime parlano di 176 milioni di donne nel mondo – 14 milioni nella sola Europa – colpite da questa patologia, che rappresenta una delle principali cause di infertilità precoce. “A quante ne soffrono non viene riconosciuta l’invalidità: basterebbe una firma del ministro”
Questa malattia è davvero una bestia nera, non solo per i problemi di fertilità ma anche per le conseguenze su altri organi: può infatti provocare gravi emorragie interne, che possono anche portare alla morte, anche a livello psicologico si tratta di una malattia fortemente invalidante: oltre al pensiero di non poter diventare madre, che per molte donne rappresenta una grande rinuncia, i rapporti sempre più complicati con il partner, i dolori cronici rendono la vita difficile e le donne che ne soffrono sono spesso costrette ad assentarsi da scuola o dal lavoro. Il 40% delle donne affette da questa malattia non ne ha mai parlato con il datore di lavoro per paura di perdere il posto”.
Le donne che soffrono di endometriosi oltre al danno molto spesso sono costrette a subire anche la beffa, la beffa dell’incomprensione e della disinformazione e la beffa di dover sopportare costi elevati per esami specialistici e cure. Per quale motivo in Italia dove ci sono più di tre milioni di donne affette da questa malattia non esiste una legge che inserisca l’endometriosi fra le malattie che danno diritto all’esenzione dal ticket? Il Parlamento Europeo fin dal 2004 ha invitato i governi nazionali degli stati membri a inserire la prevenzione dell’endometriosi nei futuri programmi d’azione comunitaria per la salute pubblica e ad incrementare la ricerca sulle cause, la prevenzione e la cura.
Un obiettivo condiviso da altre associazioni, come Arianne, di cui è testimonial Morena Zapparoli: “Se venisse introdotta l’esenzione dal ticket, molte donne potrebbero sottoporsi a esami che sono molto costosi, e così scoprire per tempo di essere affette da questa patologia. L’endometriosi viene spesso diagnosticata in ritardo e rappresenta il 30-40% delle cause di infertilità precoce”. Molte donne, a seguito di questa patologia, devono rinunciare ad avere figli: una delle cure, è “la somministrazione della pillola anticoncezionale senza periodi di sospensione: quando si decide di interrompere la pillola per provare a concepire, il rischio di una recidiva è molto alto.
Vincolati 15 milioni di euro per consentire alle Regioni di sviluppare progetti per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle donne affette da malattie croniche invalidanti tra cui l’endometriosi.