E quando si muore? Cosa succede su Facebook e…. online su Internet?

Courtney Purvin ha avuto uno shock quando, lo scorso mese, ha fatto l’accesso in Facebook. Il social network le ha suggerito di riprendere i contatti con un vecchio amico di famiglia che aveva suonato il pianoforte al suo matrimonio quattro anni prima. Ma quell’amico è morto in aprile!!!!

Di eredità digitale, scrive Belisario, si parla ancora troppo poco in Italia, mentre il problema si è posto da anni in altri paesi, come negli USA, tecnologicamente più avanzati, dove gli utenti hanno già iniziato a interrogarsi sulla sorte della propria vita digitale. Cosa succede – è la domanda – alle nostre e-mail conservate sui server, ai nostri profili Facebook, MySpace, LinkedIn, Twitter, alle fotografie inserite su Flickr e Picasa, ai video caricati su YouTube? C’è, dopo la vita digitale, una morte digitale?

Facebook, per esempio, permette agli eredi che ne facciano richiesta di conservare la pagina del defunto, di memorizzarla. Trasformandola, di fatto, in una sorta di lapide virtuale, senza la possibilità di aggiornare lo status.

Meredith Chin, portavoce dell’azienda di Mark Zuckerberg, ha rivelato al NYT che il team del social network è impegnato a trovare una soluzione appropriata alla questione. Sia che si consideri la vita digitale come altro dalla vita fisica, sia che la si ritenga un’appendice o una parte della stessa, ha senza dubbio ragione Zambardino quando scrive che forse è tempo che nelle disposizioni post-mortem si diano indicazioni anche in merito ai dati prodotti su Internet. E, aggiungiamo, anche a tutto ciò che abbiamo scritto e archiviato nelle memoria di PC, smartphone, tablet, chiavette USB e altri dispositivi.

Che ne dite??


…una bella lapide su facebook?? perchè no… @-@

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